Sembra prendano il loro nome dal persiano sperega che significa germoglio, termine oggi esteso all'intera pianta cui appartiene, la Asparagus officinalis. Ne esistono anche di bianchi e violetti, ma l'asparago verde è quello con sapore più succulento e dolciastro.
I romani si dedicavano alle coltivazioni di questi ortaggi già in tempi antichi, come rivela Plinio nell'opera Naturalis Historia dove ne descrive metodologie di coltivazione e preparazione. Questi verdi germogli possiedono comprovate proprietà diuretiche, sono poveri di grassi e sodio, stimolano il metabolismo e supportano la funzionalità renale.
Per acquistare un buon prodotto occorre verificare che la consistenza sia soda e il colore brillante; fare attenzione che il gambo non sia troppo duro cosa che, al contrario, indica vecchiaia, lo stesso vale se la punta risulta molle e poco compatta. Una menzione particolare va dedicata all'asparago verde di Altedo nella provincia di Bologna che si è meritato il marchio IGP.
Gli asparagi
Teneri e succulenti, la cui coltivazione in Europa ebbe inizio oltre mille anni fa, sono ricchi di proprietà benefiche.
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